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mercoledì 12 dicembre 2012

Autopresentazione



Ho deciso di fare una prima presentazione del libro attraverso questo video.
Buona visione! :D

lunedì 10 dicembre 2012

Ultime

In questo periodo sono un po' incasinata con lo studio, quindi non ho molto tempo da dedicare a me stessa. Ho dovuto mettere da parte anche la scrittura e la lettura. Ho sul comodino tre libri che devo ancora leggere (1934 di Alberto Moravia, Il dottor Zivago di Borìs Pasternàk e Petrolio di Pier Paolo Pasolini).
In compenso, mi porto i libri dell'università ovunque e cerco di mettermi avanti nello studio leggendo qualche pagina prima di addormentarmi (e accade solitamente dopo solo una decina di pagine).
Il nuovo racconto che sto scrivendo è una sfida per me, perché è ambientato nel futuro. Tuttavia, non mi dilungherò molto su quest'ultimo, perché tutta la mia attenzione è solo per Nuvole.
Per il momento (dato che solo da pochi giorni il libro è stato distribuito in libreria e messo sul catalogo on line nella casa editrice) il racconto è stato letto da mia sorella minore. Lei, ahimè, è un adolescente appassionata della Saga di Twilight. Ha letto il libro in una notte (cosa che mi ha stupito, perché ha cominciato a leggere sul serio da poco tempo) e mi ha fatto un sacco di complimenti, dicendomi che è stato il miglior libro che lei abbia mai letto.
Certo, dato il suo repertorio di lettura può essere considerata una cosa normale, ma spero davvero che chiunque lo legga, questo racconto sia capace di lasciare un po' di sé in ognuno di voi.
Ieri pomeriggio mi sono adoperata per andare alla Libreria del Castello a Prato per organizzare una presentazione. Dato che siamo sotto le Feste, mi hanno consigliato di preparare il tutto per il prossimo anno. Quindi a gennaio-febbraio vi voglio tutti in libreria a comprare il libro! :D
Non vedo l'ora! Sono davvero emozionata! Ogni volta che parlo del libro mi trema la voce e mi sudano le mani! Tutti mi dicono che non dovrei vergognarmi così tanto, ma non ci riesco!
Buon inizio settimana a tutti!

domenica 25 novembre 2012

Nuvole!

Ed eccolo qua! Finalmente!

L'ho visto per la prima volta sabato scorso, al Pisa Book Festival. E' stato davvero emozionante! Tra l'altro il racconto è dedicato al mio ragazzo e lui non sapeva niente della dedica. Quindi quando gliel'ho fatta vedere si è un po' emozionato! :3
La mia editor sembrava molto soddisfatta. Io ero emozionata e quasi non spiccicavo parola!
Belle belle queste emozioni.
Spero solo che mia nonna mi stia guardando da lassù. La sua mancanza è lancinante...

Aspetto solo vostre notizie!

Titolo: Nuvole
Autrice: Ilaria Nassa, la VIP! XD

Sinossi: Pistoia. Lorenzo si nasconde nei meandri bui della città condividendo noia e delusione con Emanuele, Luca e Francesco, i solo di cui si fida. Solo il fumo azzurro che esala dalla cannabis sembra dargli un momento di felicità e gratitudine, finché non incontrerà Katia, enigmatica e ipnotica così come i suoi occhi gialli. "Nuvole" è un viaggio introspettivo e musicale alla ricerca del vero Io.
Costo: 13 euro
ISBN: 978 88 546 0960
Casa editrice: Ibiskos Risolo


giovedì 22 novembre 2012

Ilaria Nassa, tra racconto e poesia

Ecco ciò che è stato scritto sul blog di Ibiskos Editrice Risolo.

http://ibiskos.com/ilaria-nassa-tra-racconto-e-poesia/

lunedì 19 novembre 2012

Pisa Book Festival

Come già accennato, questo week end ci sarà il Pisa Book Festival. In particolare, sabato 24 novembre alle ore 16:30 presso lo stand 193 verranno presentate tutte le novità editoriali di Ibiskos Editrice Risolo, tra cui anche la mia prossima pubblicazione, "Nuvole".
Invito tutti quanti a partecipare all'evento. Durante le tre giornate ci saranno varie conferenze e moltissimi stand dove poter acquistare libri di diverse case editrici.
Non mancante!

Allego il link del Festival dove potrete trovare tutte le informazioni che state cercando:
http://www.pisabookfestival.com/

martedì 13 novembre 2012

Cara Nonna


Settimana prossima dovrebbe uscire il libro, finalmente! Sarà pronto per il prossimo week end, in vista della Fiera del Libro di Pisa (23-24-25 novembre).

Martedì 24 ottobre, due giorni dopo il ricovero di mia nonna, le ho scritto una lettera che non le ho mai consegnato, mai letto. Avrei voluto che fosse a conoscenza di ogni singola parola. Sono stata molto tempo con lei, prima della sua partenza per un mondo lontano e remoto, ma non sono mai riuscita a dirle quelle parole che mi erano entrate nelle vene e mi martellavano il cervello.
Allora ho deciso di scriverle qui. Chissà se, in qualche modo, non possa leggerle lo stesso, attraverso gli occhi di coloro che leggeranno queste parole.

"Cara nonna,
è da giorni, da quando mia madre mi ha destato dal sonno in una notturna mattina, che penso incessantemente a te. Penso a ciò che stai passando adesso e al tuo passato, che non conosco del tutto, ma posso immaginarti. Ho sempre immaginato tutto della tua esistenza fin nei minimi dettagli. Eccoti, appena nata, venuta al mondo in una sera d'agosto di quel lontano 1940. E poi bambina, costretta a lasciare la scuola per lavorare. Adolescente, ancora inesperta, ma innamorata di colui che sarebbe stato tuo marito per sempre. I due anni negli USA senza lui, il ritorno per sposarti. Il trasferimento per quindici anni negli Stati Uniti. La perdita di tua madre per quella stessa malattia che ti ha portato via tua sorella - e da quel momento il costante pensiero della morte. Il ritorno in Italia, i matrimoni dei tuoi figli, falliti miseramente. E da lì ancora lottare e ricominciare e ricostruire...
Quanto è stata dura e quanto lo è ancora?
Ci siamo conosciute venti anni fa, alla mia nascita. Sicuramente tu mi sorridevi nel tuo abbigliamento ordinato e con i tuoi capelli sempre pettinati. Dicesti subito che somigliavo ad una cinesina. Me lo hai sempre ripetuto per vent'anni. Condivi il tutto con i tuoi detti popolari. Mi dicevi cose giuste e io non ti ascoltavo... Nonna... avevi sempre ragione.
Poi c'è stato il momento in cui tu mi hai visto sempre triste, arrabbiata, silenziosa e ostile. Fuggivo via da tutti. E ho cominciato ad allontanarmi. Non venivo più a trovarvi.
Non pensavo che il tempo potesse essere così meschino. Non pensavo che il destino potesse farsi così beffa di me.
Pensavo che tu saresti rimasta sempre attiva e sorridente. Credevo che tu saresti stata sempre forte. Mi illudevo che tu mi avresti sempre accudito e coccolato. Invece sei su un letto di ospedale, incapace di muoverti. E tutto ciò che io riesco a pensare è: "Cosa ho fatto? Perché non ti sono stata più vicina? Perché non sono stata con te quando avrei potuto farlo? Sono due Natali che non passo insieme a te... Come ho potuto fare questo?".
Durante il viaggio per venire da te ho pensato a questo e ho pregato Dio che mi desse un'altra possibilità, una sola, per poter passare un altro Natale con te.
Sono stata crudele con te, nonna. Inconsciamente, ma lo sono stata e spero che non sia troppo tardi per rimediare ad uno sbaglio commesso chissà per quale stupido motivo.
Devi resistere, nonna, e ce la devi fare.
Prego per te, ogni giorno e ogni notte, e ogni notte e ogni giorno ti penso.
Resta. Voglio farti vedere quanto bello può essere il mio sorriso, voglio renderti orgogliosa, voglio che tu ci sia per ogni mio momento felice. Devi rimanere per il matrimonio di Serena. Dei rimanere per la pubblicazione del mio prossimo libro. Devi rimanere perché a Natale staremo insieme. Devi rimanere perché tornerò per Pasqua e ad ogni estate.
E staremo insieme come prima. Ricordi? Ricordi quei momenti così belli, così caldi, così incancellabili? Ricordi quando mi mettevi a posto i quaderni e io ti accusavo di avermeli nascosti? Ti ricordi quando ti prendevo in giro per farti arrabbiare e tu ti arrabbiavi davvero? Ti ricordi quando mi pregavi di mangiare e io ti rispondevo male? Ti ricordi quando volevi a tutti i costi che ti coccolassimo e ti dessimo il bacio del buongiorno? Ti ricordi quando mi svegliavi perché si era fatto tardi? Nonna, ti ricordi tutte le volte che ti ho detto che ti volevo bene? Bè, te ne voglio ancora e sempre di più...
Ti ricordi quando scrivevo le letterine in cui vi dicevo che mi mancavate? Ebbene, avrei dovuto scriverne una ogni giorno, perché mi siete sempre mancati, ogni giorno, ogni momento.
Nonna, cerca di ritrovare le forze. Lo so che hai combattuto tutta la vita e che ora sei stanca, ma cerca di rialzarti ancora una volta.
Ti prometto che adesso ti starò vicina più che mai.
Perché ti voglio un bene dell'anima e non voglio più vederti soffrire. Il tuo sorriso mi ha sempre scaldato il cuore. Promettimi che combatterai e ricomincerai e ci sarai...
Ti voglio bene.
                                        Tua nipote Ilaria"

E invece se n'è andata. Ha detto basta. Se n'è andata tra le braccia dei suoi genitori, di sua sorella e di suo fratello.
Chissà se mi avrà mai perdonata...
Mi manca molto.




lunedì 29 ottobre 2012

Nonna

Mia nonna sta molto male. Forse è in queste occasioni che ci rendiamo conto quanto i nonni siano importanti per noi. Ho passato un'intera settimana a cercare di risollevare mio nonno e a accudire mia nonna, che è ricoverata in ospedale. Ieri, mentre tornavo a casa, ho scritto qualcosa per lei.

Nonna
Io ti vedo.
Non solo rughe
e capelli bianchi
tu sei per me, 
ma una vita intera,
che vedo scorrere
sui miei occhi.

Piccola e povera bambina
del Dopoguerra,
adolescente innamorata
del ragazzo più bello,
giovane sposa a New York,
madre di famiglia,
il tuo ritorno nel Sud.
E poi nonna.
E arrivo anche io,
sempre coccolata, viziata.
Quanto di te c'è in me.
Quanto di nostro abbiamo lasciato
qui.

E adesso
dormi nei limpidi letti bianchi.
Prima forte
e sempre in movimento,
adesso immobile
giaci da inferma
là,
una farfalla bella e gracile,
lenta ma sorridente.
Sempre combattiva
fino alla fine.
Carezzo i tuoi capelli
ancora un po' neri
e prego.

Un ultimo desiderio
nel cuore:
tu sulla porta di casa
che mi aspetti
a braccia aperte,
come tanto tempo fa,
come quando ero bambina.

Nonna,
mi mancano già
tutte le cose che facevi
e che eri.
Non sprofondare.
Ti aiuterò a volare.
So che puoi ancora farlo.
Per te, per me, per tutti.
Per l'uomo che ti ama
e che ti stringe la mano,
ancora una volta.
(28/10/2012)

Continuo a pregare.

giovedì 18 ottobre 2012

Copertina!

Oggi, dopo una lunga giornata sfiancante all'Università, mi è arrivata una mail fantastica! E' stata la mia editor a scrivermi e, oltre a dirmi che il racconto le è piaciuto davvero molto - e io sono andata in brodo di giuggiole -, mi ha mandato la copertina del libro fatta da lei stessa!
Ragazzi, è bellissima! Non faccio altro che guardarla! Vorrei tanto mostrarvela, ma dovrete aspettare un altro mesetto...
Uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuh!!!!!!!!!!!!!
Sono emozionatissima e non vedo l'ora!

venerdì 12 ottobre 2012

Week-end a Sulmona

Lo scorso week-end sono stata a Sulmona per il compleanno di una mia carissima amica. Non avevo mai visto la città né tanto meno l'Abruzzo e sono rimasta davvero impressionata dalla bellezza della regione che unisce la montagna al mare.
Mi sono divertita molto - anche se sono stata davvero per poco tempo - è ho avuto l'occasione di mangiare cose davvero molto buone. Mi hanno rimpinzato di cibo fino a scoppiare, in verità!
Domenica il padre di questa mia amica ci ha portate al ristorante (eravamo in compagnia anche della nonna, della cugina e della fidanzata del padre) e abbiamo mangiato dei primi davvero buoni!


Dal basso verso sinistra ci sono: pappardelle con zafferano, crema alla ricotta e guanciale; paccheri con baccalà, pomodorini e basilico, ravioli di agnello (tipici del luogo), tonnarelli al cacio e pepe. Tutto molto molto buono!
Ci hanno portato anche del pane e delle pizzette che cucina lo chef del ristorante. Soffici e fragranti!


Poi nel pomeriggio ho potuto girare un po' per il centro della città.



E di notte, tanto per rimanere leggeri, siamo andati in un pub molto carino e abbiamo ordinato delle ciambelline fritte con nutella. Abbiamo mangiato abbastanza, insomma!


Sono stati tutti carini e ospitali. Tra l'altro ci sono per il centro dei negozietti molti carini che vendono confetti, che sono davvero molto buoni! Molto di più di quelli che si comprano solitamente per le feste...
Se volete passare un week end in tranquillità, mangiando bene, vi consiglio vivamente di andare a fare un giro!

Per quanto riguarda il libro, a breve mi dovrà arrivare la bozza e poi si andrà per la pubblicazione! Sono molto agitata e emozionata!

P.S. Se volete commentare, basta che cliccate su "Nessun commento" e scrivere quello che volete! Vi lascio libertà di espressione! XD

mercoledì 3 ottobre 2012

Volare

Certo che gli uccelli non lo sanno, ma con le loro ali potrebbero andare dappertutto. E invece percorrono sempre gli stessi luoghi. Sono inconsapevolmente liberi. E' la peggiore delle prigioni.


Vi preoccupate di apparire, di sembrare più belli, più attraenti, più ricchi, più affidabili, più alla moda...
Preoccupatevi piuttosto della vostra anima e del vostro cuore! Preoccupatevi di chi vi ama e vi amerà per sempre! Preoccupatevi di essere. 
Avete ragione, costa troppa fatica.


E' sempre così. Basta un attimo. Pensi di avere le ali. E poi precipiti. Ti fai proprio male. Perché hai saltato. E quei salti inconsapevolmente illusori, quando finiscono, fanno male.

Troppo male.

domenica 16 settembre 2012

Non sono abbastanza

"Io non mi metto mai in competizione. Perché so già che perderei. Messa a confronto con qualsiasi ragazza, io non sono abbastanza in confronto alle altre. Non sono abbastanza spiritosa, estroversa, intelligente, perspicace, civetta; non sono abbastanza provocante, bella, alta, attraente... Quindi perché dovrei mettermi in competizione con qualcun altro? Per essere umiliata e perdere vergognosamente?
E' per questo che cerco di schivare, di mettermi da parte, di non accettare la sfida. Non sono destinata a vincere, in quel senso. Non sono destinata ad avere un paio di occhi solo per me. Non me lo merito.
Perché non sono abbastanza in niente e per nessuno."

Vi sentite anche voi così, a volte? A me viene un certo formicolio allo stomaco che si propaga per tutto il corpo...

giovedì 13 settembre 2012

Nuvole

In questo periodo mi stanno capitando cose davvero belle.
Finalmente ho di nuovo l'opportunità di mettermi in gioco, di far vedere di che pasta sono fatta. Ho annunciato la notizia a pochissimi familiari e agli amici più stretti (i quali, al momento, ammontano a tre) e hanno reagito tutti in modo positivo, quindi spero che il mio nuovo racconto, "Nuvole", piaccia anche a voi. Insomma, a chiunque capiti tra le mani il libro o legga questo post.
Il racconto verrà pubblicato a novembre e pubblicizzato alla Fiera del Libro di Pisa, che, appunto, si terrà il 23-24-25 novembre. Non vedo l'ora. Ho l'adrenalina a mille.
Questa lieta notizia mi ha regalato l'allegria e l'entusiasmo. Non faccio altro che sorridere.
Però ho motivo anche di essere in ansia. Non faccio altro che chiedermi: piacerà?, sarà commuovente?, irriverente?, divertente?, qualcuno si immedesimerà nei personaggi?
Oddio, spero di sì!
Vi terrò aggiornati. Questo è sicuro.


giovedì 10 maggio 2012

Gomorra

In quanto figlia di casertani, dopo sei anni dall'uscita del manoscritto, ho deciso di leggere queste pagine piene di tristezza e sconforto. Per me è stato un libro sconvolgente e affascinante in cui un Roberto Saviano ha mostrato non solo cosa si cela dietro l'economia, le discariche abusive, le guerre tra i clan, ma anche il suo disagio di vivere in un paese che non sentiva completamente suo e che non riusciva a comprendere.
Consiglio a tutti di leggerlo. Non solo quelli che vivono in Campania, ma anche per chi vive in Toscana, in Abruzzo, in Sardegna, in Trentino, in Veneto... La Camorra, l'illegalità non è, come pensano molti settentrionali, un problema del Sud. E' un problema d'Italia. Ogni persona, ogni imprenditore, ogni operaio che ha collaborato con i clan campani, anche solo per una volta, è dentro al Sistema.
Leggere questo libro significa capire cosa accade in Italia e anche nel mondo. Leggerlo e comprenderlo significa che anche nel nostro piccolo potremmo cercare di cambiare le cose. Potremmo cercare di essere più onesti con gli altri e con noi stessi. Potremmo essere più giusti.
Il mondo è ingiusto, lo so; ma è ingiusto proprio perché siamo noi ad essere ingiusti. Siamo noi a fare il mondo.
Siamo noi. Noi.